Alitosi
Definizione
L'alito cattivo (alitosi) è un problema piuttosto comune. In condizioni normali l'odore del cavo orale può avere delle variazioni di intensità e tipologia in funzione di alcune variabili quali età, genere, abitudini alimentari, orario della giornata.
L'emissione di odore sgradevole dal respiro (generalmente dalla bocca ma a volte anche dal naso) al risveglio, così come dopo un pranzo o una cena particolarmente ''saporiti'' è una cosa normale e non necessita di particolari accorgimenti. Infatti, durante la notte, quando la produzione di saliva diminuisce e i movimenti della bocca sono molto limitati, il processo di decomposizione batterica, principale responsabile dell'alitosi, è potenziato.
Anche un pasto particolarmente abbondante oppure a base di alimenti come aglio, cipolla, cavolo facilmente provoca alitosi: questi alimenti sono ricchi di composti volatili dello zolfo che vengono eliminati attraverso le vie respiratorie. In altri casi, l'alitosi può essere dovuta a periodi prolungati di digiuno: questa condizione riduce anche la produzione di saliva, un importante meccanismo di autodetersione della bocca.
Se tuttavia l'alito cattivo è persistente e continuo le cause potrebbero essere diverse (dentali e/o gengivali, digestive o respiratorie).
Cause
La causa principale dell'alitosi è una scarsa o inappropriata igiene orale, che comporta la formazione della placca batterica, composta da milioni di batteri che proliferano sulla lingua e sui denti. I batteri reagiscono con i residui di cibo e, attraverso una reazione chimica di decomposizione, liberano gas (solfuri) che conferiscono un caratteristico odore di zolfo all'alito.
La placca batterica, inoltre, col tempo si trasforma in tartaro, a sua volta responsabile di infezioni al cavo orale, come parodontiti e gengiviti a loro volta pure causa di alitosi.
Altri fattori che possono contribuire all'insorgenza di alitosi sono il fumo (sigarette, pipa, sigaro, ma anche tabacco da fiuto o da masticare) e l'assunzione di determinati farmaci, fra cui alcuni antidepressivi, antistaminici, antipertensivi, diuretici, ansiolitici poiché possono ridurre la produzione di saliva.
Più raramente, l'alitosi può essere provocata da disturbi che interessano l'apparato digerente (gastrite, dispepsia, reflusso gastro-esofageo, ernia iatale) o l'apparato respiratorio (sinusite, rinite cronica, tonsillite). In tutti questi casi è necessario consultare il proprio medico.
Rimedi
Una scrupolosa igiene del cavo orale è il primo intervento per combattere l'alitosi: utilizzare il filo interdentale almeno una volta al giorno e spazzolare accuratamente i denti dopo ogni pasto con dentifrici efficaci. È importante dedicare qualche minuto anche alla pulizia della lingua, soprattutto a livello del terzo posteriore, dove la proliferazione batterica è maggiore e dove è più difficile la rimozione naturale della placca per la presenza del palato molle. Per questa operazione può essere utilizzato un normale spazzolino a setole morbide oppure particolari raschietti che permettono l'asportazione meccanica della placca.
Se non è possibile lavare i denti dopo il pasto, almeno sciacquare la bocca e masticare un chewing-gum senza zucchero, che aiuta ad asportare gli eventuali frammenti di cibo in superficie e dagli spazi interdentali.
L'impiego regolare di collutori a base di sostanze ad azione antisettica facendo gargarismi per almeno 30 secondi, consente di migliorare la situazione, anche se l'effetto è piuttosto breve (qualche ora al massimo), con un'alta variabilità da persona a persona. Esistono anche collutori specifici che profumano la bocca e che non contengono disinfettanti aggressivi.
Cercare di limitare il consumo di cibi noti per essere in grado di provocare alitosi come cipolle, aglio, cavoli, certe spezie, peperoni, carni affumicate, alcuni pesci, alcuni formaggi e bevande come caffè, birra, vino e alcolici. Chi ha problemi di secchezza della bocca (xerostomia), qualora le cause non possano essere rimosse, può trovare giovamento in specifici sostituti della saliva (es.Biotene Oralbalance, Bioxtra gel/collutorio/liquido) e bevendo spesso.
E' consigliabile eliminare o ridurre il fumo.
Per i portatori di protesi fisse (o ponti) e apparecchi ortodontici, ecc. può essere utile l'impiego di scovolini interdentali, di filo a matrice spugnosa, o di irrigatori orali (es. OralB Idropulsore Waterjet), particolari apparecchiature che, grazie ad un getto d'acqua, permettono la pulizia degli spazi interdentali difficilmente raggiungibili.
Rimedi naturali
Mercurius solubilis 9 CH, 5 granuli 3 volte al giorno, se la lingua è ricoperta da una patina gialla
Nux Vomica 5 CH , 5 granuli dopo pasti abbondanti
Ficus Carica e Rosmarinus Officinalis in Tintura Madre 50 gocce 1 volta al giorno, se vi siano difficoltà digestive, senso di pesantezza e sonnolenza dopo i pasti.
Bere molta acqua (1,5-2 litri) lontano dai pasti.
Bibliografia
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Brunton, Lazo, Parker. Goodman & Gilman. Le Basi Farmacologiche della Terapia. [Editore Mc Graw Hill 2006]
Fabbri, Gelmetti, Leigheb. Manuale di dermatologia medica. [Editore Elsevier 2010]
Demarque, Jouanny, Poitevin, Saint-Jeanne. Farmacologia e material medica omeopatica. [Editore Tecniche Nuove 2005]
Brigo. Natura Medicatrix. [Editore Tecniche Nuove 2006]
http://www.saninforma.it